Curioso leggere oggi che la Fondazione Teatro, dalla voce di Katia Amati, abbia un bilancio tutto rose e fiori: pareggio nei conti, anzi, qualche avanzo positivo. Curioso e strano, allo stesso tempo, cercare di capire come mai il sindaco Seri e la sua giunta vogliano aumentare il contributo comunale alla Fondazione di altri 100 mila euro.
La realtà è che la Fondazione Teatro galleggia su bilanci risicati e non sempre certi nella loro chiusura finale e fa fatica ad ottenere sponsorizzazioni. Tante che, più della metà di bilancio è coperta dal contributo del Comune, cioè nostri soldi.
Secondo noi è molto più logico, a questo punto, che l’assessorato alla Cultura prenda in mano la situazione e gestisca l’attività teatrale senza più la Fondazione, in modo che a Fano si possa dare una proposta organica per l’offerta culturale della città. Anche in questa forma gli sponsor possono contribuire. Anzi, già all’interno del personale comunale abbiamo persone che sono formate proprio per cercare contributi da privati per le attività pubbliche comunali (sono le figure del Fundraiser).
Cosa ne pensa il nostro assessore alla cultura Marchegiani? Avanti tutta con la Fondazione Teatro! Certo, un assessore che lavora part-time in Comune, non può accollarsi anche la responsabilità di gestire l’attività teatrale della sua città. Troppo impegnativo.