Dopo tre anni consecutivi di perdite (2012-2013 e 2014), e sfumati i circa 600.000 Euro dell’ultimo aumento di capitale versati nel 2010 dal Comune di Fano e dalla Camera di Commercio senza la realizzazione della pista in asfalto e del piano degli investimenti per cui questi soldi pubblici erano stati concessi, da notizie di stampa si apprende che nel bilancio della Società Aeroportuale “Fanum Fortunae” S.r.l. presentato dall’Amministratore Unico Gianluca Santorelli ai soci (ed approvato dall’Organo di Controllo della società) emergerebbe un ancor più consistente “buco”.
La società partecipata da Comune di Fano, Camera di Commercio e Provincia di Pesaro continua pertanto a precipitare, tanto che il Presidente della Camera di Commercio Alberto Drudi ha dichiarato che hanno dovuto bocciare la proposta di bilancio e rimuovere l’Amministratore Unico Gianluca Santorelli perché altrimenti “eravamo costretti a portare i libri in tribunale”.
Drudi ed i suoi soci, secondo quanto si legge nella stampa locale, ancora si illudono che l’aeroporto di Fano possa avere uno sviluppo commerciale con il trasporto pubblico di passeggeri (anche mediante la formula dell’aerotaxi), affermazioni che lasciano prevedere l’intenzione di coprire le perdite subite dalla Fanum Fortunae mediante un nuovo apporto di denari pubblici, così che il conto degli insuccessi degli amministratori pubblici continuino a pagarli i cittadini.
Non vorremmo pertanto che questa amministrazione comunale, in barba alle priorità ed alle competenze che le leggi dello Stato riservano agli Enti Locali, ed in perfetta continuità con la precedente amministrazione Aguzzi, continui a consentire di spendere i soldi di tutti i cittadini fanesi al solo vantaggio dell’attività ricreativa di alcuni fortunati utilizzatori privati dell’aeroporto, senza alcun ritorno economico per l’amministrazione comunale in termini di canoni concessori o di affitti.
Per tale motivo abbiamo presentato una mozione urgente in Consiglio Comunale che, se sarà votata dalla maggioranza, impegnerà il Comune di Fano a non partecipare alla copertura delle perdite subite dalla Fanum Fortunae, né sottoscrivere e versare aumenti di capitali o contributi a quella società, perché devono essere gli stessi utenti privati dell’aeroporto ad autogestirsi e finanziare la gestione dell’aeroporto stesso. Tanto più ora che il Consiglio comunale ha consegnato all’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile tutti i terreni, immobili e infrastrutture di proprietà comunale che insistono sull’aeroporto, rinunciando di acquisirli al proprio patrimonio disponibile mediante la sdemanializzaione dello stesso.