L’audizione del dirigente con delega alle società partecipate e capo di gabinetto del Sindaco Dott. Celani davanti alla commissione Garanzia e Controllo del Comune, presieduta da Roberta Ansuini, ha confermato che l’amministrazione comunale, anche in seguito ai nostri esposti alla Corte dei Conti ed al Prefetto, ha preso finalmente atto delle modalità anomale con cui il Comune stesso ha investito e gestito negli anni ingenti risorse pubbliche nell’aeroporto, che invece di essere utilizzate per gli scopi istituzionali del Comune sono andate a beneficio dell’attività ricreativa di pochi fortunati possessori di aeroplani da turismo ed appassionati di sport aeronautici:
1) hangars ed altre strutture aeroportuali improvvidamente costruite nel 1995 a spese del Comune su terreni vincolati a favore del demanio dello Stato, ramo aeronautico (essendo tali gli aeroporti pubblici come sa anche uno studente del primo anno di giurisprudenza) e senza dare alcun seguito alla pratica di trasferimento degli immobili dell’aeroporto a favore del patrimonio del Comune;
2) risorse finanziarie aggiuntive di Euro 591.176,47, versate nella Fanum Fortunae da Comune e Camera di Commercio con l’aumento di capitale del 2009, andate in fumo senza che sia stata realizzata la pista in asfalto e la gran parte degli investimenti accessori deliberati, quali il nuovo distributore di carburanti, cui tali denari erano destinati;
3) questione di dubbia legittimità, confermata da Celani, sulla partecipazione del Comune nella società aeroportuale “Fanum Fortunae” S.r.l., alla luce del mutato quadro normativo che inibisce, dal 2007 in poi, la possibilità per gli Enti Locali di assumere o mantenere partecipazioni in società che non siano strumentali allo svolgimento di servizi pubblici locali a rilevanza economica di competenza degli Enti locali stessi (per di più ora la Fanum Fortunae è una società partecipata senza nessun affidamento di servizi, essendo la convenzione con il Comune scaduta nel novembre 2015).
Di fronte a tali criticità l’amministrazione comunale, con a capo il sindaco Seri, si sta muovendo per metterci una pezza che rischia di essere peggiore del buco, avendo deliberato di procedere alla consegna di tutti i beni immobili aeroportuali di proprietà del Comune all’ENAC (Ente Nazionale Aviazione Civile), senza alcuna garanzia in merito ad una futura concessione della gestione totale dell’aeroporto alla Fanum Fortunae, né di un indennizzo a favore del Comune in caso di concessione della gestione totale dell’aeroporto ad altro soggetto privato.
Tutto quanto sopra, come da noi sostenuto e confermato dal dott. Celani, taglia definitivamente fuori il Comune da qualsiasi possibilità di influire sulle scelte strategiche che riguardano il futuro dell’aeroporto, quali la pista in asfalto e il suo sviluppo in senso commerciale con le relative possibili conseguenze di carattere ambientale.
Movimento 5 stelle Fano