Il nuovo amministratore unico della “Fanum Fortunae” S.r.l. Avv.to Rita Benini (cui va la nostra solidarietà per il difficile compito) ha confermato ai microfoni di Radio Fano la situazione critica in cui si è venuta a trovare la società aeroportuale dopo la gestione del suo predecessore Gianluca Santorelli (287.000 Euro di perdite in tre anni) parlando di soldi finiti, un mutuo ed altri debiti da pagare, conti in rosso, ecc.
Ciò nonostante ha confermato la volontà dei soci Comune, Provincia e Camera di Commercio di continuare a mantenere in piedi il carrozzone, che però non solo il suo predecessore, ma gli stessi Sindaci Revisori della società aeroportuale in carica fino alla fine di giugno avrebbero dichiarato non essere più in condizioni di continuità aziendale, e pertanto da mettere in liquidazione.
La liquidità concessa dai soci alla Società aeroportuale “Fanum Fortunae” con l’aumento di capitale versato da Comune e Camera di Commercio nel 2010 (per 591.176,47 Euro) è stata bruciata senza il completamento del piano degli investimenti previsto. Si apprende che ci sono in piedi cause legali con richiesta di ingenti risarcimenti danni contro precedenti amministratori, e cause di privati contro la società aeroportuale stessa, con notevoli spese legali già pagate ed in maturazione. La società occupa e gestisce gli immobili aeroportuali senza alcun titolo giuridico, essendo scaduta la concessione del Comune da novembre 2015. Il quadro giuridico che disciplina le società partecipate dagli Enti locali (per ultimo il decreto attuativo della Legge Madia approvato dal Consiglio dei Ministri il 14 luglio) non consentirà più il mantenimento di partecipazioni in società costantemente in perdita e con fatturati inferiori ai 500.000 Euro, tanto più se non forniscono servizi di interesse generale e di competenza degli enti soci, come nel caso della Fanum Fortunae che fornisce solo servizi ad aerei privati.
Più che di continuità aziendale ci sembra che si debba parlare di accanimento terapeutico.
Quello che più ci preoccupa in questa storia di gestione pubblica fallimentare è che alla fine sono sempre i cittadini che pagano. Apprendiamo infatti che, nonostante la legge impedisca il ripianamento delle perdite o nuovi conferimenti, e che in tal senso si sia espresso chiaramente il Consiglio Comunale con il voto favorevole alla mozione da noi proposta recentemente, la società aeroportuale si appresterebbe ad aggirare l’ostacolo chiedendo non meglio specificati “rimborsi” ai soci (leggi Comune di Fano).
L’Amministrazione ed i cittadini sappiano che vigileremo affinché non vengano aggirate le norme di legge e la volontà del Consiglio comunale con qualche sotterfugio, e che, nel caso, non esiteremo ad informare la Corte dei Conti e la Procura della Repubblica.