IL GIOCO DELL’OCA DEL DRAGAGGIO DEL PORTO: ACCORDI DI PROGRAMMA E PROMESSE DA MARINAIO

secca portoIl 26 settembre finisce il fermo pesca ed anche i pescherecci della marineria fanese, forse, torneranno in mare. Se riusciranno a disincagliarsi dai fanghi.

I disagi provocati dall’insabbiamento del porto, in particolare nelle darsene interne, sono infatti ben lungi dall’essere risolti. La famosa vasca di colmata di Ancona, che dovrebbe accogliere i sedimenti di classe “B” che intasano i fondali delle darsene, risulta essere pronta e collaudata fin dal 12.03.2015. Ma le lentezze della burocrazia e l’inefficienza della politica ancora non ne consentono l’uso e, temiamo, che la situazione rimarrà bloccata per parecchio tempo.

L’accordo di programma firmato nel 2008 tra Regione e Comune, che doveva portare entro il 2010 a risolvere il problema del dragaggio del porto mediante l’uso della vasca di colmata di Ancona, non è stato attuato nei tempi previsti. Per questo motivo le analisi fisiche, chimiche e batteriologiche dei sedimenti, già effettuate a suo tempo dall’ISPRA e necessarie per autorizzare il dragaggio, dovranno essere ripetute perché sono scadute. Le operazioni di dragaggio, di trasporto e di immersione in vasca di colmata dei sedimenti, inoltre, devono essere ancora progettate dall’ente competente, ovvero l’Autorità Portuale di Ancona, che si dovrà occupare di progettare (e realizzare) gli interventi di dragaggio non solo per il porto di Ancona, ma anche per quello di Fano, Numana e Civitanova Marche.

Una volta completati questi passaggi (che temiamo porteranno via mesi, se non anni) prima di procedere a nuovi dragaggi è previsto come prioritario il conferimento dei sedimenti già dragati e “provvisoriamente” stoccati a Fano (circa 21.000 mc) ed a Numana (circa 5.000 mc). Dopodiché si procederà con i dragaggi. Naturalmente partendo dal porto di Ancona.

Tutto ciò si apprende dalla lettura dello schema di rimodulazione dell’Accordo di Programma approvato dalla Giunta Regionale mediante delibera n. 1020 del 05.09.2016, che il Comune di Ancona, Fano, Numana e Porto Recanati sono chiamati a sottoscrivere, dopo aver già sottoscritto quello del 26.02.2008, andato praticamente a vuoto.

Nel gioco dell’oca del dragaggio ripartiamo quindi dal via, con il nuovo accordo di programma che prevede la possibilità, in un orizzonte temporale non ben definito, di conferire nella vasca di colmata di Ancona un totale di 42.200 mc di sedimenti, che vuol dire effettuare un nuovo dragaggio di soli 21.200 mc, essendo altri 21.000 mc il volume dei sedimenti già dragati e “provvisoriamente” stoccati nella banchina del porto e dell’area di Torrette/Fantasy Word.

Per trasparenza ed onestà intellettuale sarebbe bene che di ciò i cittadini siano informati direttamente dall’amministrazione comunale, dato che sono stanchi delle promesse da marinaio.

Per questo, oltre ad aver sensibilizzato sull’argomento i nostri consiglieri regionali che hanno oggi depositato un’interrogazione in Regione, abbiamo protocollato un’interpellanza da discutere con urgenza in consiglio comunale, per sapere quali azioni concrete ha intrapreso ed intendere intraprendere l’amministrazione comunale affinché siano finalmente attuate le procedure necessarie per l’utilizzo della vasca di colmata di Ancona, già finita e collaudata da un anno e mezzo.

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