Strana la vita quando certi accadimenti che sembrano apparire di chiara interpretazione, assumono significati reali diametralmente opposti.
E così che è accaduto ieri alla riunione di Area Vasta: al momento di aprire la busta con l’app per la localizzazione dell’ospedale unico, 29 timorosi sindaci si sono allontanati facendo mancare il numero legale. Mentre, secondo strane leggende metropolitane, il sindaco “eroe” Seri si batteva a singolar tenzone contro Ricci, uno per Chiaruccia e l’altro per Muraglia.
Ma nella realtà chi è stato “eroe” e chi ottuso e inefficace? Perché nella realtà i sindaci hanno fatto mancare il numero legale? Semplicemente perché non ci sono le condizioni territoriali e reali per avere un ospedale unico provinciale. E’ sbagliato il modello per la tipologia del nostro territorio. I sindaci lo sanno e i 29 che hanno lasciato l’aula hanno ottenuto quello che volevano: far ridiscutere il modello sanitario. Con un passo fuori da quella porta hanno mandato un chiaro messaggio a Ceriscioli: vogliamo un modello alternativo policentrico con riorganizzazione e potenziamento dell’esistente. Ma devono essere fischiate le orecchie anche a Ricci e Seri che si sono “incapponiti” in un duello inconcludente. Loro però hanno un’altra visione: l’ospedale unico. Oltretutto Seri ha detto che puntare all’ospedale unico (per lui lo dovrebbero fare a Chiaruccia, carta perdente fin dall’inizio) è un atto di buon senso e di prospettiva del territorio. Per lui chi difende gli ospedali esistenti per una loro riorganizzazione e avanza la proposta policentrica, sta facendo battaglie anacronistiche. Peccato che la Regione Emilia Romagna, dove tanti concittadini vanno a curarsi, ha proprio questa organizzazione. Addirittura era anche disponibile a far applicare l’app senza correzioni, ben sapendo che l’ubicazione sarebbe caduta così su Fosso Sejore! Alla faccia delle decisioni votate in consiglio comunale e alla marcia dei 500 contro Fosso Sejore! E’ questa la sua grande capacità di guardare lontano per la sanità provinciale?
La risposta gliel’hanno fornita i 29 sindaci. A lui e agli altri due politici forti: Ricci e Ceriscioli. In tutto fanno tre Visconti dimezzati. Triste condizione, ma purtroppo inevitabile, per chi non guarda alle esigenze del territorio ma porta avanti idee non per il futuro, ma per giochi di potere e per una sanità fatta di numeri e non di persone.
Ora per Seri è ora, però, di portare a casa dei risultati concreti: si unisca ai 29 sindaci per una sanità policentrica, salvando l’ospedale Santa Croce e riorganizzando la sanità provinciale. Questo atto assumerebbe un una forza dirompente e creerebbe quell’unità di intenti che lo stesso Seri, ormai isolato su Chiaruccia, tanto auspica.