Il 29 settembre abbiamo depositato in Comune un’interrogazione a risposta scritta per chiedere al Sindaco ragguagli sulla imbarazzante ed opaca situazione in cui si è venuta a trovare la Società Aeroportuale “Fanum Fortunae” Srl per effetto delle pesanti perdite di bilancio accumulate negli ultimi quattro anni e dei debiti contratti, oltre che per il mancato rinnovo della concessione per la gestione delle strutture aeroportuali costruite dal Comune negli anni novanta.
Nessuna risposta è arrivata nei termini di 30 giorni stabiliti dal regolamento del Consiglio Comunale, nonostante il Sindaco si fosse già impegnato il 31.05.2016, con l’approvazione di una mozione da noi presentata, a chiedere al nuovo amministratore Rita Benini, subentrata all’amministratore revocato Dott. Gianluca Santorelli, di relazionare su come erano stati spesi i denari relativi all’ultimo aumento di capitale sociale di complessivi Euro 591.176,47, versato nel 2010 dai soci Comune di Fano e Camera di Commercio.
Questa mancanza di trasparenza lascia supporre che ci sia sotto qualcosa da nascondere. Sono tanti infatti gli interrogativi meritevoli di una risposta. In primo luogo quale uso sia stato fatto dei fondi pubblici che erano stati messi a disposizione della società, e se ci siano delle responsabilità diverse da quelle perseguite dai soci Comune, Provincia e Camera di Commercio fino alla scorsa settimana, i quali hanno dovuto rinunciare, con accollo delle spese di giudizio, ad un’azione di risarcimento intentata nei confronti dell’ex presidente Ferri, evidentemente perché del tutto infondata.
Poi un dovuto chiarimento sui retroscena delle manovre in corso per aggiudicarsi la gestione dell’aeroporto, con tanto di coinvolgimento di società fiduciarie estere, dietro cui non è dato di sapere chi si nasconde. Come prevede il Comune di tutelare e mettere a reddito gli ingenti investimenti immobiliari effettuati nell’aeroporto, dato che la Fanum Fortunae non sembra in grado di partecipare alla gara per la gestione che effettuerà l’ENAC?
Infine, sulla legittimità della detenzione e finanziamento da parte del Comune di una società partecipata che non ha alcun affidamento di servizi pubblici locali (oltre ad essere costantemente in perdita) alla luce delle disposizioni di legge che si sono succedute dal 2007 in poi, per ultimo il “Testo Unico in materia di Società a Partecipazione Pubblica” del 19.08.2016.
Preso atto della reticenza del Sindaco, sottoporremo le suddette questioni nella prossima riunione della Commissione Consiliare di Garanzia & Controllo che si terrà il giorno 9 novembre.