Curioso leggere da più parti che il secondo tratto dell’interquartieri non venga inaugurato per “paura” del Movimento 5 stelle di Fano, pronto a difendere il rispetto della legge in periodo prevotazione per il referendum. Per primo, il Sindaco e la sua Giunta non devono aver paura del Movimento, ma devono solo avere rispetto della legge. Secondo: visto che è tutto pronto e funzionante, che aprissero pure il nuovo tratto! Non è necessaria la passerella politica. Quella la facessero tranquillamente dopo il 4 dicembre. Scusate, non è tanto importante questo nuovo tratto per il bene della città? Apritelo subito!
O forse l’amministrazione ha più paura di inaugurare un’opera forse tra le più brutte e dannose per la città?
Brutta, perché sembra essere un’arteria stradale del bronx, con quei pannelli fonoassorbenti che creano dei ghetti di quartiere e che costringeranno pedoni e ciclisti a rischiare di andare a sbattere contro le pareti di metallo. E addio sguardo verso il verde della zona Trave e Paleotta. Vi ricordate, cari cittadini fanesi, quante promesse di Marchegiani e del Sindaco, in campagna elettorale e nei gruppi sulla mobilità, sulla rimozione delle barriere antirumore e sull’implementazione di barriere verdi (alberi e siepi) sostitutive? Parole al vento.
Dannosa. Perché non serve a scaricare il flusso di traffico fuori dalla città. Al massimo servirà a qualche residente per raggiungere meglio casa. Ma con il mancato terzo tratto e con l’imbuto sul parcheggio del circolo Tennis, i problemi di traffico per e da Pesaro e dall’interno verso Pesaro non troveranno soluzione. Anzi si andrà a rovinare un quartiere modello, quello del Poderino, con verde e viabilità a misura di bambini. Ah, la Città dei Bambini, anche qui quante parole al vento! Spazi verdi mangiati dalle ruspe, dove c’erano dei campetti gioco. I bambini dell’asilo di Viale Italia accerchiati dalle barriere antirumore e dal nuovo traffico, quelli della Nuti avranno un nuovo afflusso di veicoli dallo stesso Viale Italia e da Via Fanella. A scuola ci andiamo da soli… forse a 18 anni con l’auto!
E a proposito dell’innesto dell’interquartieri con le vie esistenti: via Fanella cosa diventerà, che ne sarà della via più pericolosa di Fano? In consiglio comunale del 30 settembre 2015, l’amministrazione aveva promesso la sua asfaltatura nella primavera del 2016. Ne è passato di tempo senza che questo si realizzasse. E’ stata depositata da mesi una petizione che faccia spostare il muro dell’ex-seminario di alcuni metri per allargare via Fanella e renderla percorribile in sicurezza. Che risposta si vuol dare? Si farà spostare il muro? Si renderà via Fanella a senso unico con pista ciclo-pedonale?
I cittadini che amano la propria città attendono risposte concrete, non vuoti slogan sulla mobilità sostenibile e la Città dei Bambini…