ULTERIORE PROROGA DI UN ANNO DEI FANGHI A TORRETTE

dragaggioMa come, non era tutto a posto per il dragaggio del porto? Foto celebrative con il Sindaco a petto gonfio davanti alla draga che prelevava i fanghi e li portava verso Ancona. Lontani ricordi.

Difatti il Comune ha deliberato la proroga per un ulteriore anno dello stoccaggio dei fanghi a Torrette e su un’area del porto.

Avendolo fatto notare al Sindaco durante l’ultimo consiglio comunale, il nostro Seri ha scaricato di nuovo il barile sulla Regione e alla burocrazia. Mentre lui sì che ha fatto le cose per bene. Vorremmo ricordare che quel poco che ha fatto (30 mila metri cubi dalla darsena centrale) è stato grazie alle nostre segnalazioni sugli strumenti tecnici e politici che il Comune aveva a disposizione. Ma non contento di spararle sempre più grosse, Seri ha anche affermato che grazie a lui i fanghi che dovranno andare nella cassa di colmata di Ancona sono raddoppiati per Fano! Apriti cielo! E’ bastato dare un’occhiata ai documenti per capire che tra il vecchio accordo di programma tra comuni e Regione targato 2008 e il nuovo targato 2016 i metri cubi per Fano sono passati da 40 mila a 42 mila, grazie all’uscita di Senigallia che verso il 2009 ha risolto i suoi problemi di dragaggio. Vorremmo anche ricordare che la cassa di colmata è pronta e collaudata già dal 12 marzo 2015, ma niente si è mosso. Forse il nervosismo da ansia da prestazione, dopo la batosta dell’ospedale, ha provocato nel nostro sindaco una disturbo discalculico. Dopo una bella doccia fredda, lo invitiamo a rimboccarsi le maniche per avviare gli ultimi due atti per uscire dall’emergenza dragaggio: riversare in vasca di colmata i 21 mila metri cubi di fanghi stoccati a Torrette e sulla banchina del porto e utilizzare i 21 mila rimasti per ripulire lo strato superiore della darsena interna. Sono mesi, che dopo le solite promesse, i pescatori stanno attendendo. Ci sarebbe anche da agire per assicurare una zona di immissione dei fanghi portuali in una zona marina antistante Fano, in modo che, una volta risolta l’emergenza, si abbia la possibilità di evitare l’insabbiamento del porto. Ma qui è ancora notte fonda. Comunque, forza sindaco, raddoppi gli sforzi, non i numeri dei documenti.

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