Si sa, quando la Regione non coordina, come dovrebbe, tutte le città ne soffrono nei servizi. Uno di questi è quello importantissimo della Polizia Locale. Proprio dall’input della Polizia Locale fanese il Movimento 5 stelle regionale, tramite il consigliere Piergiorgio Fabbri, ha depositato un’interrogazione su l’inadempienza regionale nel rinnovo e nella definizione dei regolamenti di una legge che risale al 2014 (legge regionale n.1/2014) che serve a definire appieno l’organizzazione e le funzioni di polizia locale al fine di migliorarne l’efficacia e l’efficienza, attraverso una gestione coordinata e omogenea che garantisca un adeguato controllo del territorio e concorra alla salvaguardia dei diritti di sicurezza dei cittadini (Art.1)
Oggi siamo in una specie di limbo, con norme transitorie che non permettono ai Comuni di adeguare i propri regolamenti interni, mancando un definitivo regolamento regionale. Ad esempio, i Comuni non hanno direttive per l’adozione delle tipologie di Divise, Distintivi di grado e di Riconoscimento, Mezzi per gli addetti al servizio di Polizia Locale, Strumenti operativi, come il numero di telefono unico di emergenza, protocollo operativo per trattamenti e accertamenti sanitari TSO e ASO, ecc.
Tutto questo rischia di porre gli operatori di polizia in una posizione di “precarietà” operativa, che non consente loro di svolgere al meglio i compiti affidati ed ostacola un coordinamento efficace tra comandi distinti. In un momento come questo dove la sicurezza dei cittadini deve essere ai primi posti nelle preoccupazioni e azioni dei politici che amministrano la Regione e le città.