Peccato che Seri sia sempre smentito dai fatti. Ci aveva rassicurato solo il 28 marzo scorso in consiglio comunale di muoversi per evitare la soppressione della Polizia Stradale di Fano, dicendo che questo era un periodo di stallo, che era in contatto con i suoi parlamentari, in attesa dell’interrogazione della Ricciatti, della richiesta di un suo incontro con il Ministro e Autorità competenti. Peccato che tre giorni dopo, in data 31 marzo, è stato emanato dal Capo della Polizia il decreto ministeriale di soppressione del Distaccamento della Polizia Stradale di Fano. Alla faccia del sindaco che sa di cosa sta parlando e di chi ha il polso della situazione. Peccato, gli avevamo offerto il nostro appoggio in questa battaglia, ma era talmente sicuro di sé e della presunta situazione di stallo….
Chi ci rimette ancora una volta è la città. Una città che avrà un servizio di controllo sulla viabilità ordinaria in “competenza mista”, assicurata solo dalla sezione Autostradale, dove la sottosezione stradale fanese è stata trasferita. Ma è chiaro che le risorse di uomini e mezzi saranno spesi soprattutto per l’attività autostradale, da come si evince anche da alcuni accordi tra Autostrade e Ministero competente e da come sono andate le cose in altre sottosezioni stradali che hanno subito la stessa sorte anni fa.
Dopo aver perso l’ospedale fanese, il nostro sindaco si fa sfilare, quasi a sua insaputa, un altro servizio essenziale per la sicurezza dei cittadini.
Ora si può fare ancora qualcosa? Il decreto ministeriale di cui sopra, ha solo bisogno dell’autorizzazione del Ministero dell’Economia e di essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Ci sono due vie: attivarsi subito a livello Ministeriale per fermare l’iter o, se ormai il processo sarà inarrestabile, attivarsi fin da subito per avere certezza che la Sottosezione Autostradale a competenza mista assicuri l’adeguata copertura del territorio dove la Polizia Stradale fino ad ora operava. Tutto ciò attraverso documenti comprovati e un sistematico monitoraggio di tale accordo.
Sindaco, difronte a questo obiettivo comune, noi ci siamo. C’è bisogno di andare a Roma anche con i consiglieri comunali di maggioranza e opposizione? Noi ci siamo. C’è bisogno di attivare immediatamente i parlamentari del nostro territorio? Noi ci siamo. Ma lei, Sindaco, è presente?