Prima di tutto vorremmo premettere che noi non siamo contro la piscina, come qualcuno vuol far credere strumentalmente, ma siamo contrari a questa operazione per come è stata strutturata.
La maggior criticità si basa su una valutazione del diritto di usufrutto della piscina. Ad esempio si considera la futura piscina come un immobile commerciale qualsiasi che produce reddito ma, come confermato dall’Ing. Tombari in Consiglio Comunale, non si tratta di una piscina commerciale. In questo modo il valore della piscina viene sopravvalutato a danno del Comune. Altro aspetto: non sono state utilizzate le giuste tabelle per il calcolo dell’usufrutto a termine riguardanti le persone giuridiche. Anche in questo caso il calcolo errato penalizza il Comune.
Ancora nel calcolo per la valutazione del diritto d’uso della Don Tonucci e quello della Piscina sono stati usati due tassi di attualizzazione diversi, 1% per la Piscina ed il 2.5% per la Don Tonucci (più è basso il tasso di attualizzazione, più è alto il valore del diritto d’uso). Ed anche qui c’è una penalizzazione per il Comune.
Inoltre nell’accordo è previsto che il Comune si accolli, oltre alla manutenzione ordinaria, anche quella straordinaria, Quando normalmente la manutenzione straordinaria viene affidata al costruttore della piscina, in questo caso la Fondazione Carifano.
Alla luce di quanto evidenziato riteniamo che ci possa essere un possibile danno erariale. Per questo avevamo chiesto di poter discutere la delibera in un altro momento, dopo un parere preventivo della Corte dei Conti. Cosa che ci vedremo costretti a sottoporre a posteriori, visto il diniego della maggioranza rispetto alla nostra proposta.