Museo Archeologico: eppur… non si muove

Ci avevano detto che tutto sarebbe stato fatto nei tempi previsti. Ci avevano detto che era una polemica sterile.

Eppure, al di là di tutte le promesse dell’assessore alla Cultura e del dirigente competente, da quasi un anno il nostro museo archeologico è chiuso. Eppure ci avevano promesso che in primavera avrebbe riaperto. Ma, da ultime notizie, sembra che la Sovraintendenza attenda ancora la richiesta da parte del Comune dei reperti che era stata costretta a ritirare e sta aspettando ancora che i reperti stessi vengano inventariati come si deve dal Comune stesso. Forse a fine luglio si riaprirà? Abbiamo i nostri dubbi viste le promesse già disattese. Alla faccia di tutti i gran proclami che si fanno sul turismo a Fano. Ricordiamo, oltretutto che la chiusura del Museo Archeologico risale al 2 settembre 2016 e che il tutto è stato frutto di un pasticcio fra negligenza e inattività del Comune. Fin dal dicembre del 2015 il Comune già sapeva di dover realizzare gli adeguamenti di sicurezza, deumidificazione e impiantistica della sezione archeologica esterna ed interna del nostro Museo. Dopo due mesi, nel febbraio 2016, la Sovraintendenza, vista l’inattività del Comune, invia lettera dicendo che si vede costretta al ritiro dei materiali statali presenti in museo e richiede l’inventario di tutti i reperti del museo. Dopo altri tre mesi, a maggio 2016, tutto tace da parte del Comune. La Sovraintendenza con nuova lettera, rimarcando i ripetuti solleciti, ricorda che il Comune non ha ancora fornito i documenti richiesti per poter ritirare i reperti statali. Dopo sei mesi il Comune non ha mosso un dito e si giustifica solo dicendo che non ha soldi o personale per preparare alcuni documenti e attivare le richieste operative fatte.

 

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