SANITÀ A BRANDELLI: BASTA SCENEGGIATE, IL RE È NUDO!

Ora che la rovente polemica tra vecchi e nuovi amministratori pare essersi sopita, ci terremmo anche noi a dire la nostra sulle ragioni per cui i servizi sanitari del nostro territorio versano nella situazione drammatica che è sotto gli occhi di tutti. Le accuse reciproche tra centrodestra e centrosinistra hanno un’unica origine: entrambi sono responsabili (leggi: colpevoli) se avremo un ospedale nuovo di secondo livello a Pesaro, (forse) un pronto soccorso con cronicario e centro diagnostico a Fano e (forse) una scintillante clinica privata che avrà il suo core business negli interventi di chirurgia estetica e plastica.

Certo, sarebbe stato più saggio se entrambe le fazioni avessero coperto le comuni vergogne, ma visto che non dimostrano di avere neppure questa finezza e continuano a lanciarsi strali, ci pensiamo noi ora a fare un po’ di ordine per il bene della cittadinanza fanese, che con tutti questi proclami e queste accuse comincia a perdere la pazienza e la bussola.

La verità è che l’unica forza politica da sempre in prima linea contro lo smantellamento della sanità pubblica nella nostra città è il Movimento 5 Stelle. Dalla nostra nascita abbiamo promosso innumerevoli azioni di ogni sorta, dentro e fuori dal palazzo, per scongiurare la chiusura del Santa Croce e l’ingresso aggressivo del privato nella nostra provincia: mozioni (anche di iniziativa popolare), interrogazioni, raccolte firme, manifestazioni, proposte di referendum regionali e comunali, conferenze stampa, comunicati, campagne informative, banchetti, esposti.

Dal 2009 ad oggi, abbiamo sottoposto alla votazione del consiglio comunale decine di documenti con varie finalità: contrastare l’ospedale unico e difendere il Santa Croce, contrastare il project financing, chiedere la reintegrazione dei 99 posti letto per acuti tagliati alla nostra provincia, aderire al Patto di Piagge per un sistema policentrico spinto che veda la realizzazione di una rete ospedaliera pubblica diffusa in tutta la provincia. Si tratta di proposte che sono state sistematicamente bocciate sia dal centrosinistra sia dal centrodestra, con l’unica lodevole eccezione di Giancarlo D’Anna e della sua lista civica.

Allo stesso film si è assistito da ultimo quando, nella seduta di martedì scorso, si sono discusse le nostre mozioni per il ripristino dei servizi di primo livello presso il nosocomio fanese e contro il processo di privatizzazione della sanità provinciale: si sono accesi solo quattro pallini verdi (M5S e Fano Città Ideale), mentre abbondavano quelli rossi (contrari) della maggioranza, e quelli bianchi (astenuti) della finta, pilatesca e parolaia “opposizione” di centrodestra, le cui proposte, a detta del Sindaco, coincidono al 90% con le sue.

Il re è nudo. La verità è che un’intera classe politica ha lasciato chiudere il Santa Croce facendo a brandelli il diritto alla salute dei cittadini fanesi.

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