Non è servita a fine dicembre 2016, la spietata analisi del destination manager Josep Ejarque riguardo la promozione su internet della nostra città: Fano non ha una sua vera identità – scrivono i consiglieri – e non sa neppure trasmettere quello che di buono ha. Il perché è presto detto: di fronte a questa criticità si è innescata una guerra in salsa social tra Comune e Pro Loco che hanno lanciato due contenitori diversi per la promozione su web della nostra città, rispettivamente i brand “Visit Fano” e “Destinazione Fano”.
I consiglieri 5 Stelle fanno poi notare che “nel giro di poche settimane i responsabili delle due iniziative, l’assessore Marchegiani e il Presidente Lucarelli si sono sfidati a suon di numeri sul successo delle proprie “creature”. Peccato che questo cambio di passo social si risolva alla fine con una guerra tra fazioni che portano qualche like e poco più. Anche perché i numeri, se analizzati bene, svelano che il successo social è alquanto limitato, paragonandoli a iniziative di altre città.
Basta cercare su Google la parola “Fano” (anche se questo tipo di ricerca risulta essere personalizzato e varia a seconda di chi effettua la stessa) e spesso come primo sito appare quello di Wikipedia, poi quello del Comune (con Visit Fano) e poi ancora altri siti riguardanti la nostra Città.
In questo ginepraio di iniziative e di riferimenti internet – continuano i consiglieri 5Stelle – chi viene penalizzata è proprio la promozione della nostra città. Il nostro appello è uno solo e si potrebbe parafrasarlo in questo modo: “Fate un solo brand social, non fate la guerra”. Delle lotte intestine tra Comune e altre realtà locali ce ne facciamo poco. Il Comune prenda in mano come si deve il turismo a Fano e la sua promozione, coinvolgendo positivamente tutte le associazioni collegate. E’ ora che Fano presenti iniziative a carattere nazionale e internazionale. A parte Fano Jazz, in questa stagione si sono viste quasi solo sagre