I gravi fatti di criminalità ma anche di intolleranza ingiustificata rispetto al tema sicurezza in questa estate torrida non sono stati affrontati in maniera lucida né dal centro destra né dalla sinistra fanese. I primi invocano strumenti repressivi appellandosi al sindaco di una città metropolitana (ma Fano non è città metropolitana), i secondi analizzano la situazione con occhi melensi come se fossimo nel Paese delle Meraviglie.
Ma i fatti parlano chiaro. Dopo aver atteso gli “studi sulla situazione” da parte del Sindaco, le azioni sul territorio, demandate da Seri, sono state pressoché nulle. Dopo non aver mosso una virgola per impedire l’accorpamento della Polizia stradale con quella Autostradale, perdendo presenza delle forze sulle nostre strade comunali e provinciali, Seri ha detto NO rispetto alla nostra proposta, in consiglio comunale, di avere più pattuglie di polizia municipale su strada e meno agenti negli uffici.
A lui bastano quattro telecamere sugli incroci principali delle strade. Per noi non sono sufficienti.
Le azioni da compiere in sequenza sono le seguenti: 1) analisi del racket e delle organizzazioni che gestiscono i parcheggiatori abusivi e chi fa l’elemosina 2) prevenzione e deterrenza con presenza delle forze anche municipali nei quartieri e nelle zone più a rischio 3) contrasto congiunto con le forze dell’ordine nazionali e locali per chi non rispetta la legge 4) aiuto per chi è sfruttato e per chi ne ha veramente bisogno, italiani o stranieri che siano.
Purtroppo, il resto sono chiacchiere da bar e fumosi discorsi radical chic