Saremmo ipocriti nel dire che certi fenomeni di delinquenza accadono con un’amministrazione e non con un’altra. Certi episodi di delinquenza sono accaduti tempo fa, altri ne sono successi ora e nessuno di noi ha la bacchetta magica per assicurare che non succedano più in futuro. Ma tentare di trovare una soluzione al problema e avanzare proposte per farlo è nostro dovere. Per noi bisognerebbe compiere ogni sforzo nel cercare di rendere i luoghi cittadini a rischio come il Pincio vivi e frequentati dalla cittadinanza. A questo proposito già dal 2010 avevamo proposto diverse soluzioni per il Pincio, ad esempio: la cura dei punti relax con panchine e tavolini riqualificati, il verde valorizzato al meglio con la possibilità di collaborazione/ sponsorizzazione con ditte locali, la realizzazione di un luogo espositivo per mostre e musica nella parte superiore del Pincio, la realizzazione di un info point dove trovare libri sulla città di Fano, una nuova e più capillare rete di illuminazione a led con cura dell’aspetto scenografico, rastrelliere per biciclette, nuovi servizi igienici. Aggiungiamoci pure un maggior controllo da parte delle forze dell’ordine e l’installazione di video-camere e sicuramente la zona sarà molto più frequentata dai cittadini e meno da balordi. Altrimenti, oggi come oggi, il degrado rischia di richiamare solo degrado.
Ma c’è un’altra osservazione da fare: come mai se a Fano c’è un ferito grave che si sta dissanguando viene portato a Pesaro su un’ambulanza, perdendo così minuti preziosi in mezzo al traffico della statale e del centro di Pesaro, per essere operato d’urgenza? La risposta è davanti ai nostri occhi, purtroppo: a Fano non c’è più una chirurgia di urgenza, neanche attiva 24 ore su 24, che si possa far carico di un caso come questo. Il Santa Croce da vero e proprio ospedale d’eccellenza diventerà progressivamente un poliambulatorio, questo è il destino che gli spetta per volere del Pd regionale anche se, secondo noi, i politici locali non sono esenti da responsabilità per via della loro accondiscendenza. Questa è una situazione gravissima, contro la quale ci stiamo battendo da anni e continueremo a farlo per la tutela di un diritto fondamentale come quello alla salute che per noi deve essere espletato in primis da strutture pubbliche valorizzate e potenziate su tutto il territorio provinciale.