Il consigliere Minardi si elogia da solo perché la Regione ha approvato il protocollo di intesa che prevede il forte ridimensionamento del Santa Croce, senza neppure una menzione esplicita della chirurgia d’urgenza più volte promessa dal Sindaco Seri, e la contestuale realizzazione della clinica privata a Chiaruccia.
Peccato che, allo stesso tempo, taccia di un altro importante atto, votato nella stessa seduta dalla giunta regionale, che forse ha il pregio di svelare quale sia la vera posta in gioco nella partita sull’offerta sanitaria del nostro territorio.
La commissione sanità del consiglio regionale, infatti, si dovrà pronunciare su una proposta di delibera che prevede il reintegro di 50 posti letto per acuti nell’Area Vasta 1, destinati alla specialità più colpita dalla mobilità passiva extraregionale, cioè ortopedia, da implementare presso una “struttura da individuare”. Ma tu guarda…proprio quel reparto e quei numeri che vengono prospettati per la nuova clinica privata! Tra l’altro, nel conteggio è compresa anche la riabilitazione, nonostante il Decreto Balduzzi non la annoveri tra le acuzie. La decisione di recuperare almeno in parte questi posti letto si è resa necessaria dopo che la Regione stessa si è improvvisamente accorta di aver esagerato con i tagli degli scorsi anni, tra cui spiccava quello di 99 posti letto pubblici per acuti nel nostro territorio provinciale, che già risultava il più penalizzato delle Marche, senza contare le riduzioni che potrebbero conseguire all’entrata in funzione del nuovo ospedale di Muraglia. Non si rinviene traccia, invece, delle ragioni che costringerebbero a regalare questi posti al privato (leggi: clinica di Chiaruccia) piuttosto che restituirli al pubblico, a cui erano stati sottratti.
Se i nostri sospetti si rivelassero fondati, verrebbe ulteriormente confermata la nostra tesi, stavolta con i crismi dell’ufficialità: al contrario di quanto afferma Minardi, che parla di una sanità privata “complementare” al pubblico, nell’Area Vasta 1 si sta procedendo spediti verso una vera e propria sostituzione, che farà schizzare a livelli mai visti l’incidenza dei privati nella nostra provincia