La politica della sicurezza è una priorità per Fano, una politica volta a contrastare la criminalità, la devianza e il degrado e a favorire la socialità e l’integrazione urbana. Il Movimento 5 Stelle intende promuovere quattro azioni per rendere la città più sicura: sviluppare il controllo di vicinato attraverso le nuove tecnologie, potenziare la videosorveglianza integrata pubblico privata, incentivare l’aggregazione sociale e il decoro delle periferie e del centro, favorire il rafforzamento degli organici e delle dotazioni delle forze dell’ordine. Il modello proposto per il governo della città per noi è quello della sicurezza partecipata. In ciascuno di questi quattro ambiti la giunta che vogliamo dare alla città di Fano svilupperà politiche attive e integrate per migliorare in modo significativo la qualità della vita e la fruizione urbana rispetto alle esperienze delle ultime amministrazioni comunali.

Il controllo di vicinato è la prima opportunità da sperimentare rispetto alle mancate scelte dell’attuale giunta, partendo da alcuni quartieri pilota. Si tratta di implementare in città l’azione promossa dall’omonima associazione nazionale raccordando con l’amministrazione comunale le iniziative spontanee già nate tra i cittadini tramite i social network e istituendo l’osservatorio sulla sicurezza con il coinvolgimento delle associazioni del territorio. Apriremo anche una chat di comunicazione con la polizia locale. Il principio è quello di tanti occhi sulla città con un’efficace comunicazione dei cittadini verso l’amministrazione.

Occhi umani e occhi elettronici: l’altra primaria opportunità per la sicurezza partecipata, non adeguatamente sviluppata dalla giunta Seri, è quella del sistema integrato di videosorveglianza urbana. Oltre al completamento del controllo di tutti i varchi di ingresso e uscita cittadini attraverso telecamere di ultima generazione, l’obiettivo è incoraggiare il collegamento delle telecamere private al sistema di videosorveglianza gestito dalla polizia locale, telecamere di proprietà dei cittadini che in tal modo potranno essere orientate verso la strada al fine di aumentare il campo visivo delle forze dell’ordine. E’ una fondamentale sinergia tra pubblico e privato, sull’esempio delle amministrazioni comunali più virtuose, in particolare, intendiamo promuovere convenzioni con le associazioni di categoria per valorizzare questa opportunità a vantaggio della sicurezza di tutti i fanesi contro rapinatori, ladri, spacciatori e teppisti.

Sul piano della prevenzione, l’opportunità più efficace è quella di abbinare la qualificazione urbana alla promozione di relazioni e presidi sociali. Quindi occorre curare l’arredo di piazze, vie e aree verdi, collocando panchine e giochi e potenziando l’illuminazione pubblica, ed è necessario mantenere e recuperare i negozi di prossimità, sviluppare forme aggregative e associative nei quartieri, sostenere la pratica sportiva. Contro i fenomeni di bullismo, tossicodipendenza e disagio, sarà utile creare nel territorio una rete di vigilanza con scambio di informazioni tra assistenti sociali, polizia locale (attenta con una squadra specifica al controllo nei quartieri), società sportive e scuola. Intendiamo agire sul decoro urbano e sui presidi privati e pubblici del territorio. Fano deve confermarsi città accogliente e inclusiva, d’altro canto laddove necessario riteniamo opportuno sfruttare tutti gli strumenti della legge, quindi, secondo le previsioni del decreto sicurezza, anche il daspo urbano per allontanare chi risultasse molesto e ostacolasse la fruizione di aree urbane sensibili.

Nell’azione amministrativa della nuova giunta fondamentale sarà il raccordo con il governo nazionale soprattutto attraverso i tre parlamentari del Movimento 5 Stelle di Fano.

Questa sarà un’opportunità per trovare soluzioni adeguate ed efficaci ai problemi del turn over del commissariato di polizia, della nuova caserma prevista per i vigili del fuoco di Fano e del trasferimento della compagnia dei carabinieri all’ex caserma Paolini, prospettato ora in modo logisticamente insoddisfacente. A questo proposito è stata annunciata dal ministro dell’interno Salvini l’assunzione di 8.000 operatori delle forze dell’ordine mentre il decreto sicurezza stanzia per sistemi e strutture di polizia di Stato e vigili del fuoco 15 milioni di euro per il 2018 e 49 milioni all’anno dal 2019 al 2025.

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