TOTO’, PEPPINO E I CAPANNONI AL PORTO 

In una famosa pellicola, Totò vendeva al malcapitato di turno la fontana di Trevi. A Fano, più sobriamente, Totò Seri e Peppino Fanesi volevano vendere ai cittadini fanesi uno straordinario rilancio del porto e dell’occupazione, possibile solamente – a loro dire – con un capannone alto 24 metri in un punto di massima visibilità del nostro litorale. 

Ma come succedeva al cinema, anche in questo caso siamo rimasti con un pugno di mosche in mano: tanto rumore per nulla! Intendiamoci: siamo lieti che si sia recuperato il raziocinio e un sano spirito di realismo, ed è abbastanza singolare che questo sia venuto dalla stessa ditta richiedente anzichè dall’Amministrazione Comunale, che le va dietro con una subalternità imbarazzante. 

Ma la cosa più incredibile e che si fatica ad accettare sono i mesi di lavoro degli uffici comunali, il passaggio blindatissimo e fugace in consiglio comunale all’antivigilia di Natale, l’interlocuzione con il Ministero e con la Regione: tutti adempimenti che hanno richiesto tempo e denaro pubblico, scomparsi in una nuvola di fumo come se nulla fosse successo! Tornando ai 14 metri di altezza previsti dal progetto originario, infatti, si è tolta ogni utilità alla variante urbanistica al piano regolatore del porto.

Prima di addentare il panettone natalizio, il Movimento 5 Stelle di Fano è stato l’unico gruppo consiliare ad annusare la sòla predisposta da Seri e Fanesi e a votare contro questo scempio, ora scongiurato (e non certo grazie ai nostri amministratori). Avevamo denunciato che le condizioni strutturali del porto non erano adeguate al varo e alla movimentazione di maxi-yacht con le dimensioni sbandierate, e nessuno se l’era sentita di svelare quali impegni si era preso il Comune nei confronti della ditta per venire incontro alle evidenti esigenze di adeguamento di un porto peculiare e con diverse vocazioni come quello fanese. Adeguamento di cui, invece, un porto industriale come Porto Marghera non ha alcun bisogno. 

Non vorremmo ritrovarci, di questo passo, con un cubo di cemento armato abbandonato a fare le ragnatele sulla nostra preziosa costa. Visto che questa Giunta non sembra avere a cuore l’interesse pubblico, continueremo noi a vigilare per evitare il peggio.

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