Qualcuno aiuti Seri a ritrovare la bussola sulla sanità. Nelle ultime settimane ci sembra un po’ disorientato. Prima lo abbiamo visto raggiante, gomito a gomito con l’assessore regionale Baldelli, per gli investimenti previsti sul nuovo hospice pediatrico a Fano e sulla riqualificazione del Santa Croce. Proprio lui che fino a poco fa ne avallava la spoliazione in vista dell’ospedale unico di Muraglia!
Ora leggiamo la sua difesa a spada tratta dell’Azienda Marche Nord, sottoscritta insieme al Sindaco di Pesaro, di fronte alle ipotesi di riordino delle aziende sanitarie avanzate dalla Giunta Regionale. Possibile che Seri si lasci ancora strumentalizzare da Ricci che lo coinvolge solo quando c’è sotto una fregatura per Fano?
Oltre ad essere illegittima secondo le disposizioni del DM 70, con cui il PD ci ha ammorbato per anni per giustificare i tagli sulla sanità marchigiana, l’Azienda Marche Nord non ha più senso ora che la Regione ha fortunatamente accantonato il progetto dell’ospedale unico. Il problema è che Ricci non si vuole rassegnare al nuovo corso e le sta tentando tutte per tornare al punto di partenza: ecco perché il nuovo ospedale di Pesaro sarà realizzato a Muraglia. Non si trattava di una scelta presa sulla base di criteri tecnici, ma puramente politica. Ed ecco perché si è impuntato sul progetto “modulare”, così in futuro, mattone dopo mattone, magari si tornerà alla mega-struttura da oltre 600 posti letto, con buona pace della sopravvivenza del Santa Croce. Davvero Seri vuole accodarsi a tutto questo?
Stendiamo un velo pietoso sul riferimento alla mobilità passiva, che Marche Nord non è riuscita a neutralizzare in tutti questi anni, continuando a mantenere la nostra provincia al primo posto per residenti curati fuori Regione, con tutte le spese che questo comporta.
Ci auguriamo con queste poche righe di convincere il primo cittadino a non farsi trascinare nei giochini di potere, ma a imboccare la strada più utile per la tutela della salute della nostra comunità.