Nell’assestamento di bilancio la Giunta regionale disattende gli impegni ed apre ancora una volta le porte alle “marchette” in vista delle elezioni politiche.
Il cosiddetto modello Marche sbandierato dalla destra regionale si rivela per l’ennesima volta funzionale a promuovere le aspettative di carriera dei politici che lo rappresentano e non l’interesse generale dei cittadini. Ed è grave soprattutto in un momento come questo, in cui sarebbe necessario che tutte le istituzioni si mobilitino per aiutare i cittadini più deboli e le piccole imprese ad attraversare una crisi epocale scatenata dalla moltiplicazione del costo delle bollette, un caro energia che rischia di mettere in ginocchio il Paese e impoverire definitivamente la classe media.”
E’ categorica la bocciatura della consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Marta Ruggeri sui provvedimenti inseriti nell’assestamento del bilancio della Regione che si sta discutendo in questi giorni nell’apposita commissione.
“Invece di dare attuazione agli impegni presi dal consiglio Regionale nella seduta del 12 luglio quando, anche su nostra sollecitazione, è stata approvata all’unanimità una mozione che impegnava la Giunta “ad intervenire con la massima sollecitudine per trovare le risorse per mettere in campo un intervento straordinario in grado di ridurre il carico per le famiglie meno abbienti e per le piccole e medie imprese”, la Giunta regionale utilizza le risorse dell’assestamento di bilancio per “marchette” elettorali in vista delle prossime elezioni politiche, dove assessori regionali e consiglieri della maggioranza sono ampiamente presenti tra i candidati in barba agli impegni assunti con i cittadini quando si erano proposti per rappresentarli in Regione.”
Ruggeri elenca una serie di esempi: “È avvilente che i politici locali che aspirano ad un seggio in parlamento ignorino gli impegni presi in Consiglio regionale nei confronti dei cittadini più in difficoltà per destinare, ad esempio, 150.000 Euro di soldi pubblici per sponsorizzare le semifinali di “Miss Italia” (oltre alla somma che ci metterà il Comune di Fano), oppure 40.000 Euro per una manifestazione aeronautica. Spese che si aggiungono ad una miriade di contributi straordinari, con le motivazioni più disparate, ai Comuni dei territori che esprimono assessori e consiglieri regionali candidati. Spulciando la cosiddetta tabella E della delibera di assestamento se ne trovano a decine, dai più piccoli intorno ai 10.000 Euro, fino ai 70.000 – 80.000 Euro. Forse che gli addobbi natalizi, per fare solo un esempio, debbano essere pagati dalla Regione solo in alcuni Comuni scelti dalla Giunta regionale? E con quale criterio vengono fatte queste discriminazioni?”
La proposta di Ruggeri. “Abbiamo proposto emendamenti diretti a costituire un fondo regionale di solidarietà ad integrazione ed estensione del bonus messo a disposizione da ARERA per le famiglie a basso reddito per il pagamento delle bollette dell’energia elettrica e del gas. Un fondo da alimentare per almeno i prossimi due anni riducendo queste spese clientelari e con altri fondi che la Giunta regionale si deve impegnare a reperire in bilancio attraverso una seria operazione di revisione della spesa, come indicato nella mozione approvata”.
Non mancano critiche anche nei confronti del Presidente Acquaroli: “Come Presidente della Regione, Acquaroli dovrebbe essere il garante dell’attuazione degli espliciti impegni presi in Consiglio regionale nei confronti dei cittadini e dovrebbe porre un freno al malcostume del clientelismo. Ma siamo alle solite, si predica bene in campagna elettorale e si razzola male una volta seduti sulla poltrona