Se la strategia partorita dalla giunta Seri, nella seduta di mercoledì, è quella di scaricare sul consiglio comunale la colpa imperdonabile del proprio fallimento conclamato sulla variante di Gimarra, si sbaglia di grosso.
Con largo anticipo avevamo denunciato pubblicamente il rischio concreto per Fano di perdere i 20 milioni di euro per la viabilità se la maggioranza si fosse incaponita su questo intervento dannoso e controverso.
Fin dal 2019 il Movimento 5 Stelle ha messo sul piatto alternative concrete che non sono mai state approfondite nel loro insieme con serietà, e ben due mozioni sono state bocciate dal consiglio ricevendo solo i nostri voti favorevoli, isolati da sinistra e destra. Ora sarà questa Amministrazione, che ha sempre fatto orecchie da mercante, a dover rispondere politicamente della miopia e dell’incomprensibile irremovibilità su una scelta tra l’altro maturata in base a dati che si sono rivelati macroscopicamente errati.
Dopo il blitz dell’agosto 2020, la giunta Seri ha sottratto alla civica assise la possibilità di rivalutare i diversi tracciati possibili – compresa la complanare – con studi che superassero la soglia della decenza. Solo ora che Seri e Fanesi vogliono scappare per l’ennesima volta dalle proprie pesanti responsabilità, decidendo di non decidere, la parola torna ai consiglieri comunali, quando mancano meno di quattro mesi alla scadenza dei 20 milioni.
Piuttosto dicano chiaramente se vogliono indebitare il Comune per una strada che ha ricevuto il bollino ufficiale dell’inutilità, mentre tante famiglie fanesi temono di finire sul lastrico per affrontare rincari insostenibili.
Accenderanno mutui per far contenti progettisti e costruttori o piuttosto per venire incontro alle esigenze dei cittadini più bisognosi?