Il parere del dirigente dott. Celani, che fin dal 2020 aveva sollevato rilievi critici in merito al percorso che ha portato alla variante di Gimarra, mette una pietra tombale su questa brutta storia una volta per tutte.
Non solo, infatti, dichiara che “non è realisticamente conseguibile” il rispetto delle tempistiche imposte dall’ennesima proroga per salvare i 20 milioni.
Se i consiglieri comunali hanno un minimo senso di responsabilità, non potranno fare altro che bocciare una maxi variazione di bilancio che, secondo il dirigente, di fatto porterebbe il Comune di Fano al default, mandando alle ortiche una lunga tradizione di prudente gestione finanziaria e tagliando scelleratamente i servizi offerti ai cittadini, compresi quelli più fragili, in una fase di difficoltà socio-economica.
Fin dal 2020 chiediamo alla Giunta Seri di rinunciare a questo progetto inutile in base a tutti gli studi effettuati, dannoso per il paesaggio, irrealizzabile nei tempi previsti e finanziato con risorse destinate a uno scopo diverso. Abbiamo proposto alternative più utili e condivise (come la complanare di Fano sud), ma si sono voluti incaponire sulla variante di Gimarra, sprecando centinaia di migliaia di euro in incarichi.
Rimane lo sdegno per come sia stato possibile condurre la nostra città, dal punto di vista amministrativo, a uno dei punti più bassi degli ultimi decenni.