Il presidente del Aset spa ci pare un uomo un pochino distratto, visto che ha impiegato appena un lustro ad accorgersi che la Rincicotti e Orciani fosse in realtà un’epica “bufala”. Non pago di tanta lentezza, decide di venderla, salvo poi cambiare idea e ora pare voglia rilanciarla. In che modo poi non è dato sapere e soprattutto non è dato sapere perché se era in grado di rilanciarla non l’abbia già fatto a tempo debito invece di lasciarla arrivare a un passo dal baratro. Quanto poi all’ecotassa è una cosa tutta da ridere. In sintesi il Comune deve raggiungere per legge un livello minimo di raccolta differenziata. Siccome fin’ora l’Aset non ne è stata capace, ogni anno (anche nel 2012) deve pagare una sovratassa. O meglio, dobbiamo pagare, visto che le centinaia di migliaia di euro (in media 500 mila all’anno) che prendono il volo per la loro inefficienza, sono soldi nostri. Ebbene, voi che gli fareste a un dirigente così? Lo licenziereste. E invece no. Perché Aguzzi ritiene che sia tanto bravo da meritare d’esser premiato. E non si tratta di caramelle, ma di quattrini veri e tanti. Lo scorso anno oltre allo stipendio, Mattioli ha staccato un assegno premio di ben 20.000 e passa euro. Per quest’anno diamo un aiuto al nostro Sindaco affinché si ravveda: nel numero di agosto 2011 del giornalino dell’Aset si prometteva a breve l’installazione di due casette dell’acqua per il prelievo di acqua potabile liscia e gasata dal nostro acquedotto. Le avete viste? Sì, ma in altri comuni, come quello di Mondolfo, che l’ha inaugurata qualche settimana fa. Sindaco, un’altra promessa non mantenuta da parte di Mattioli. E ancora per quest’anno una bella ecotassa da pagare, senza aver raggiunto i limiti di legge. Dulcis in fundo, un grave buco, più del doppio di quello stimato, nella riscossione della bolletta (in pratica il 12% dei cittadini, più di uno su dieci, rispetto al 6% previsto, non paga). Forse il presidente di Aset spa, quest’anno, il premio non se lo merita.