Ci sono giunte numerose segnalazioni da parte di cittadini riguardo a disagi legati alle attività del Suap (Sportello unico per le attività produttive) del Comune di Fano.
Nella fattispecie si riscontrano ritardi nelle risposte ai cittadini che vogliono avviare nuova attività, trasferirle, o chiuderle.
Anche perché la legge obbliga i richiedenti a inoltrare domanda in formato telematico attraverso posta certificata e l’ufficio a rispondere sempre in formato telematico. Ma è capitato che la risposta sia arrivata oltre i termini di legge e in formato cartaceo. Non dimentichiamo che il cittadino paga per avere questo servizio, o meglio per non averlo, a questo punto!
Oltretutto in un periodo di crisi, apporre anche questo ostacolo a persone che eventualmente vogliono aprire un’attività o comunque operare delle variazioni, ci sembra controproducente.
Crediamo che le cause non risiedano in un deficit di impegno o di volontà da parte dei dipendenti pubblici, che fino ad ora hanno sempre lavorato alacremente. Molto più probabilmente i motivi sono da ricercare in difficoltà tecniche e organizzative non risolte. Con l’interrogazione presentata oggi vorremmo sapere quali esse siano. Strumenti tecnologici inadeguati, supporto tecnico informatico carente vista la situazione anche negli altri uffici comunali? E se dovessero essere queste le cause, come mai si è giunti fino a questo stato? In consiglio comunale sarà data risposta, speriamo nel più breve tempo possibile.