Dopo vent’anni ed oltre 2 milioni di Euro spesi dal Comune nella costruzione delle infrastrutture e nella gestione dell’aeroporto di Fano, i nostri esperti amministratori finalmente si sono accorti che tutto ciò che è stato realizzato con i soldi dei cittadini fanesi era di competenza dello Stato, e non del Comune.
Ne hanno preso atto con la proposta di delibera che sarà discussa in consiglio comunale lunedì 11 aprile, con cui la maggioranza ha deciso di consegnare gratuitamente all’Ente Nazionale Aviazione Civile (ovvero lo Stato) tutto quanto costruito dal Comune nell’aeroporto di Fano con i soldi dei fanesi: hangars, palazzine, piazzali, distributori di carburante, recinzione, ecc.; e senza neanche condizionare la consegna dei beni ad un indennizzo per le spese sostenute fino ad oggi.
Ciò avviene perché quelle spese non erano di competenza del Comune, in quanto gli aeroporti fanno parte del demanio legale dello Stato, come sa qualsiasi studente di diritto del primo anno e come da anni noi avevamo invano cercato di far comprendere ai fenomeni che ci amministrano con interrogazioni in consiglio comunale ed esposti.
Si, avete capito bene. Da anni gli esperti politici nostrani, di destra e di sinistra, si sono lamentati che non potevano asfaltare le strade, curare il degrado del centro storico e delle periferie, fornire adeguati servizi sociali ed assistenziali ai cittadini, perché lo Stato tagliava i fondi ai Comuni. Ma nel frattempo gli stessi politici fanesi spendevano volontariamente milioni di Euro in infrastrutture aeroportuali di competenza dello Stato, che ora se le prende in blocco con un “arrivederci e grazie”, per darle in gestione alla ditta privata che vincerà l’appalto, che si associa nel ringraziare i generosi cittadini fanesi.
Per fortuna che erano loro gli “esperti” mentre noi del Movimento 5 stelle saremmo i “dilettanti”.
Con questa delibera, tra l’altro, il Comune rinuncia definitivamente agli atti effettuati fino ad oggi per acquisire gratuitamente i terreni demaniali all’interno della recinzione aeroportuale, e ad avere qualche voce in capitolo nelle strategie di sviluppo dell’aeroporto che l’E.N.A.C. vorrà adottare, inclusa l’eventuale asfaltatura della pista. Se non ci liberiamo presto di questa classe politica di incompetenti siamo rovinati.