Di fronte alla disgraziata situazione del Canale Albani ne abbiamo sentito di tutte.
In primis il consigliere politico del sindaco, Dino Zacchilli, che propone un bell’interramento e magari, aggiungiamo noi, una bella asfaltata. Idea vecchia di 20 anni. Come se la zona verde di via Papiria e quello che rimane dei Passeggi (viali Mazzini) non dipendessero dall’unica arteria d’acqua, proprio il canale Albani, che vi scorre in mezzo. Come se l’impianto idroelettrico della liscia non fosse un baluardo di sensibilizzazione verso tutte le generazioni per l’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili.
In seconda istanza, solo in termini temporali ma non per importanza, abbiamo assistito allo sbeffeggiamento e al dileggio, da parte di alcuni amministratori comunali, del cittadino che, con passione e di tasca propria, ha introdotto nel canale dei bellissimi gruppi di uccelli acquatici che sono diventati attrazione per grandi e piccini. Come se la colpa di quello che sta accadendo nel canale fosse colpa sua (in pratica se gli animali non fossero stati introdotti, i problemi per gli animali non ci sarebbero stati… un ragionamento da premio Nobel). Ora, è semplice prendersela con privati cittadini quando le responsabilità sono tutte pubbliche, dell’assessore all’ambiente Mascarin, che letteralmente non sa che pesci prendere e del Sindaco, che sonnecchia beato. Il perchè è ben chiaro: innanzi tutto occorrerebbe ringraziare i cittadini che impegnano il loro tempo per rendere il canale Albani più curato e accogliente alla vista di tutti. Subito dopo, occorrerebbe aiutarli e coadiuvarli in questa attività. Ma qui occorre lavoro e perseveranza. Forse è chiedere troppo agli amministratori locali. Infatti, occorre assolutamente raggiungere un accordo stabile e concreto con il proprietario del canale Albani, cioè Enel Greenpower.
Su questi punti: creazione e supporto per una specie di oasi ecologica o zona di protezione per gli animali che ormai popolano il canale, dai pesci agli uccelli acquatici, al fine di assicurare sempre un apporto d’acqua di riserva anche nelle stagioni secche; un programma di derattizzazione vera e duratura; una modalità di contenimento del limo che arriva dal canale al porto e che ha da sempre ingolfato i fondali tanto da renderli ingestibili e oggetto di dragaggi di emergenza continui. Un pacchetto per un accordo concreto, ecco cosa devono ottenere i nostri amministratori.
Chiaramente ci aspettiamo che tutti i volatili prelevati dal canale Albani dalle autorità competenti, siano reintrodotti appena terminato questo periodo di siccità. E chiediamo che finalmente, dopo tante parole, molte delle quali fuori luogo, la giunta e il Sindaco diano segnali concreti di risveglio dal torpore estivo.