Le segnalazioni dei cittadini sulla mancanza di piccole manutenzioni nelle opere pubbliche piovono da ogni angolo di Fano, andando a incidere negativamente sulla sicurezza e sul decoro, nonché sull’immagine di una città turistica come la nostra, per di più nel pieno della stagione estiva.
Quando però, ad essere vittima di questa trascuratezza, è perfino un edificio monumentale nella piazza principale della città, cioè il porticato del Teatro della Fortuna, si ottiene la cartina di tornasole di quanto questo fenomeno deleterio, oltre a colpire quartieri e periferie, non risparmi neppure le principali attrazioni culturali in un luogo prestigioso e di assoluta visibilità.
Sembra infatti che dal soffitto del loggiato stiano cadendo pezzi di intonaco, per fortuna senza colpire nessun passante finora, e l’area è stata recintata alla bell’e meglio, usando un nastro e una sedia forse presa in prestito da un bar.
Ecco il risultato dello smantellamento della squadra di operai comunali, ormai risalente nel tempo, che non ha finora trovato una adeguata compensazione nell’affidamento di appalti a terzi per le piccole manutenzioni ordinarie, anche perché vi sono destinate a bilancio risorse del tutto insufficienti e ridicole. Così, per tagliare al massimo le spese nel breve termine, poi si è costretti a stanziare somme ben più sostanziose per le manutenzioni straordinarie, che dopo anni di incuria si rendono improrogabili.
Riteniamo che questo modo di gestire i soldi dei cittadini sia irresponsabile e si debba al più presto porre rimedio con proposte concrete.
Un altro capitolo poco edificante riguarda la nota condizione disastrosa delle strade, spesso divenute pericolose al transito sia dei pedoni sia di qualsiasi mezzo di trasporto: per la loro manutenzione si attiverà una convenzione con la Regione da oltre 1,5 milioni di euro in due anni, di cui verificheremo la funzionalità.
Per il resto, se non fosse possibile ricostituire una squadra interna al Comune di pronto intervento efficiente e tempestivo, che Pesaro e Senigallia hanno avuto la lungimiranza di mantenere, occorrerà valutare altre soluzioni, per esempio la possibilità di affidare le attività di manutenzione ordinaria del patrimonio pubblico a una società in house sulla falsariga di quanto avviene, per esempio, a Rimini.
Si può scegliere tra diverse opzioni per la risoluzione del problema, ma ciò che non si può fare è continuare a non prendere decisioni, perché l’abbandono porta alle conseguenze negative che constatiamo quotidianamente.